sabato 4 gennaio 2014

TALENTO IN TAILLEUR

Un vestito elegante, un'espressione radiosa,un portamento dolce ma autoritario quanto basta per tenere a bada una classe di venti e più ragazzi.Questa è l'impressione che la nuova supplente di tedesco mi dà...ma c'è qualcosa di particolare,di speciale,che mi porta a pensare che questa insegnante nasconde qualcosa di speciale...

Lei è GIULIA DAICI! una giovane ragazza cantautrice - nonchè insegnante! - di Artegna. Vista anche la vicinanza fisica, non si poteva ignorare ulteriormente (vedi l'articolo sul Compleanno del circolo acustico!) un personaggio di così ampio spessore per il nostro territorio.
E non esagero,visto che un palmarès come quello di Giulia non è proprio irrilevante,come si può notare leggendo la sua biografia (che in questo articolo è stata riportata subito dopo l'intervista).Ho quindi colto la palla al balzo e ho chiesto alla prof. Giulia la disponibilità all'intervista....

Allora,cominciamo subito!
Ti prego,dammi del tu che mi sento vecchia!
Oh,va bene.Prima domanda: noi ti abbiamo incontrata all'incirca quattro settimane fa,quando ci è stato riferito della prolungata assenza dell'insegnante di ruolo;non è stato qualcosa che ci è stato riferito subito,e quindi ci siamo stupiti quando abbiamo saputo che eri una cantautrice;  Qual è la reazione "tipo" dei tuoi studenti quando si scopre che sei una VIT?
VIT?
Very important teacher!!
foto bio 1
Aaaah! Beh,dipende un po' dall'età della classe con cui ho a che fare,ma normalmente,che sia a lavorare in una scuola media o in una scuola superiore,il denominatore comune è la sorpresa. Nessuno,ma proprio nessuno,si aspetterebbe che una supplente di tedesco possa in realtà nascondere anche quest'anima artistica. Probabilmente è frutto di pregiudizi,di rigidità:si fa fatica ad unire l'idea di insegnante con quella di cantautrice. Persiste l'idea che l'insegnante debba essere solo quello...e invece!
Che poi effettivamente fare l'insegnante...
Speriamo poi che renda l'immagine di insegnante più umana...sai,canta...
E poi arrivano comunque insufficienze a manetta!Comunque,fare l'insegnante o fare la cantautrice presuppone in ogni caso un contatto con il pubblico...
Si,in realtà le due strade non sono poi così antitetiche.Mi si chiede a volte che rapporto c'è tra le due,come se fossero tanto diverse. Secondo me,non c'è tutta questa opposizione,perchè intanto,avendo anche studiato materie umanistiche,ho capito che la cultura influisce in quello che io scrivo;e poi,come dicevi prima,c'è sempre questo rapporto con gli altri. Sono ruoli che prevedono un contatto umano,e per questo mi piace molto anche insegnare.Ho fatto anche altri lavori,ma stare davanti a un computer otto ore al giorno non è la stessa cosa:cosa faccio,parlo al computer? Può diventare frustrante,perchè non si ha una persona davanti.
A questo punto allora è d'uopo chiedere questo: preferisci un'audizione da pressione sanguigna ai massimi storici, oppure una classe di scalmanati?
In realtà,entrambe sono delle belle prove,e non di importanza diversa,perchècredo che gli alunni a volte mi vedano come quella che sta facendo qualcosa di facile:si viene etichettati come "supplente",e non solo nel mio caso. Invece,non ci si pone forse il problema che per un'insegnante come me può essere complicato:ci sono delle situazioni che non sono semplici da gestire...c'è sempre e comunque la voglia di riuscire! Ho avuto esperienze scolastiche variegate e quando esco da una classe non proprio soddisfatta,sento di aver "fallito" qualcosa, proprio come quando va male una audizione importante.E' la sensazione di aver fatto bene o aver fatto male c'è in entrambe le cose,anche se ogni esperienza bella o brutta serve a imparare.
Fallimenti o soddisfazioni,tu di cose belle ne hai fatte tante però!
Sìì beh quello si...di solito ogni anno quando arriva il trentuno di dicembre tiro le somme di quello che ho fatto.In una canzone - di tanti anni fa -dico che ogni tanto,in periodi un po' tristi,quando si tende a vedere il bicchiere mezzo vuoto,sembra di essere come una foglia:il vento arriva,ti solleva,e la foglia vola alto,ma poi il vento si placa,la foglia cade e si pensa:"ma sono di nuovo al punto di partenza?".In momenti così ci si dimentica dei progressi fatti - e anche in questo volo la foglia avrà imparato qualcosa.Se devo essere sincera non posso dire di non aver mai fatto niente;non avrò ottenuto questo agognato successo nazionale,però nel mio piccolo,ho fatto qualcosa di concreto. Anche ad esempio l'essere riuscita ad arrivare al Tenco non è una cosa facile nè scontata. (nota: La Targa Tenco è un riconoscimento assegnato annualmente dal 1984 in occasione del Premio Tenco, la Rassegna della canzone d'autore di Sanremo organizzata dal Club Tenco e nata nel 1974. È considerato il più prestigioso premio italiano in ambito musicale, assegnato da una nutrita giuria di circa 200 giornalisti musicali italiani, scelti fra i più attenti alla canzone di qualità.)
Quali sono le tue vittorie più importanti in ambito musicale?
Guarda,secondo me,ogni disco è una cosa bellissima;ogni nuovo progetto che prima lo si crea in testa e dopo lo si ha concretamente in mano è una soddisfazione molto molto grande;e poi,da ultimo, questo secondo posto alle Targhe Tenco è stata una enorme realizzazione Ma la cosa più bella ultimamente è stata entrare in una classe e trovare scritto alla lavagna, da parte dei miei allievi, una frase di una mia canzone, ovvero "Ogni vita ha la sua musica". E' stato molto significativo per me perchè mi ha fatto capire che sono stata in grado di lasciare un segno del mio passaggio e della mia musica,e vorrei ringraziare di cuore questi ragazzi! 
Da quello che ho capito,tu hai partecipato a Sanremo Giovani...
Ho fatto le selezioni,due anni...
...dopo questa esperienza,parteciperesti a qualche talent show?   
Allora,secondo me, - è una domanda che mi sento fare spesso - non si deve mai sputare nel piatto in cui si mangia;non mi va di dire di no a priori. Non mi piacerebbe però essere manipolata:vorrei fare quello che mi piace,cantare le mie canzoni, e non essere trasformata in un personaggio che non sono veramente io - questo proprio no - , perchè la musica è l'unica cosa che fa scoprire me stessa. Però se invece partecipare a questo genere di programmi significasse per me della promozione,far conoscere me e i miei pezzi a molta più gente di quella che posso raggiungere da sola,a quel punto ci penserei due volte prima di rifiutare. Ci sono tanti che dicono "Eh no no non andrò mai ai talent",però voglio proprio vedere.
Effettivamente,si può percepire in più di qualche contesto il trasformare in marionette i cantanti...
...questa cosa di usare...al punto che vedi una persona che esce diversamente da come è entrata,e non sempre ciò rappresenta una differenza in senso positivo. Lì però il senso della produzione musicale scompare. A me piace la musica chè da sensazioni positive,e non sempre ciò che ascolto mi provoca questi output. Poi magari è semplicemente questione di gusti,la musica è bella perchè può essere di tutti. Io non scarto nulla a priori,mi piace ascoltare e guardo sempre qualcosa prima di giudicare;ogni genere se fatto bene merita di essere valorizzato. Ma quando mi capitano certi video,molto spesso farciti con parolacce e volgarità - che è una cosa che mi infastidisce -...io penso anche ai fruitori di questa musica,e a che ritorno possano dare canzoni così,specie quando chi la segue è una persona giovane e facilmente influenzabile. Se si fa una canzone che si sa che avrà un pubblico molto vasto e che verrà cantata da molti...pensare di far uscire dalla bocca porcherie non mi piace...Senza contare il fatto che tre quarti delle volte le volgarità in questi video sono impersonate dalla "donzella allegra".   
Domanda classica: un sogno nel cassetto!
Beh,penso che sia quello di chiunque a cui piace realizzare qualcosa di artistico:riuscire a vivere solamente facendo quello...ma con ciò non voglio dire solo cantare,potrebbe anche essere diventare autrice per qualcuno,sempre rimanendo nel campo della musica. Qualcosa che desideravo fortunatamente si è già avverato:il fatto che le persone cominciano a riconoscere il tuo ruolo di cantautrice,ed è una cosa belle. Far star bene gli altri con la mia musica,però,è forse quello che desidererei nel lungo termine.
Vuoi aggiungere qualcosa,in conclusione?
Ah,perchè? E' finita?Era bella :c
Ah beh se vuoi faccio anche qualche altra domanda!! 
Sì dai che è bello!Beh intanto grazie per l'ospitalità!!Quello sicuramente,anche perchè non è da tutti.Ho imparato a  non dare niente per scontato.L'ultima cosa è un consiglio che lascio:cogliere sempre le opportunità.E' meglio avere rimorsi piuttosto che rimpianti.     

a cura di Damiano Tolazzi (5a L.Magrini)

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